E se si rompe la maschera subacquea? Sono in molti, prima di praticare qualsiasi attività sott’acqua, ad essere assaliti da questo forte dubbio. Certo, la situazione non sarebbe delle migliori. L’unica cosa da fare, infatti, è risalire a galla e mettere un punto all’immersione e tornare a casa. Niente panico però. In questo caso la migliore cura è la prevenzione. Dunque far sì che un importante accessorio come la maschera da sub non arrivi al punto di danneggiarsi. Come? Con una corretta e attenta manutenzione.
Prima di tutto, può succedere!
I motivi per cui si rompe una maschera possono essere tanti. Prima di tutto l’uso di materiali non particolarmente resistenti e soggetti a più facile usura rispetto ad altri. Non tutte le aziende sono in grado di garantire una selezione attenta dei materiali in termini di affidabilità, quindi al momento dell’acquisto è importante verificare questo parametro con estrema attenzione. Si sa, ad esempio, che preferire il silicone alla gomma conferisce un indice maggiore in quanto a sicurezza. Questo polimero è molto resistente agli attacchi atmosferici, salini e del tempo, risultando duraturo e sicuro. Stesso vale per il vetro temperato. Sceglierlo al posto della plastica o del vetro non trattato, significa assicurare lunga vita alle lenti.
Difetti di fabbrica
A volte può accadere che la maschera acquistata porti con sé un cosiddetto difetto di fabbrica. Significa che il prodotto era sugli scaffali del negozio o nelle vetrine virtuali online già con un problema. Sicuramente un problema di cui era all’oscuro il venditore e non evidente a un primo esame per così dire visivo. In questo caso, però, la serietà dell’azienda di produzione sta nel ritirare dal commercio i modelli difettosi più o meno già venduti e provvedere alla sostituzione con uno integro per mezzo dei suoi venditori.
Troppa usura?
Quanto dura una maschera subacquea? Non è semplice dare una risposta. Se si pratica una qualsiasi attività subacquea sporadicamente, senza impegno costante a livello di tempo, più per hobby che per professione, di certo la maschera scelta dovrebbe avere una vita più lunga. Il condizionale è d’obbligo perché poi affinché questo accessorio rimanga delle prestazioni ideali, è necessario comunque utilizzarlo e conservarlo con attenzione.
In gergo si chiama “garanzia di conformità”. È il tempo in cui la maschera assolve tutte le sue funzioni con sicurezza e affidabilità. Per legge deve essere almeno di due anni. Alcune aziende, però, lo estendono a un numero maggiore di anni. Se, in questo arco di tempo la maschera smette di funzionare per un qualche motivo, si hanno due mesi di tempo, dal momento in cui si manifesta il problema, per far valere la garanzia.
La corretta manutenzione della maschera subacquea
Per far sì che la propria maschera da sub duri il più a lungo possibile e non abbia defaillance al momento del suo uso, ci sono alcuni comportamenti da adottare. Questi sono a breve scadenza, ovvero subito dopo il suo uso, e a lunga scadenza, quindi tra un’immersione e la successiva. Vediamoli insieme.
- Dopo ogni utilizzo, la maschera deve essere sciacquata con cura in acqua dolce e calda. Questo permette di rimuovere eventuali residui di sostanze fisiologiche e prevenire la formazione di depositi salini;
- Evitare l’esposizione alla luce solare diretta, per evitare di deformare la maschera e alterarne i materiali;
- Non appoggiare la maschera sulla sabbia una volta tolta o, peggio, in attesa di indossarla. I minuscoli granelli di sabbia possono infiltrarsi ovunque, danneggiando parti importanti o consentendo infiltrazioni di acqua;
- Tra un uso e il successivo (anche a breve scadenza) è sempre una buona regola riporla in una custodia rigida. Importante che sia ben asciutta e che il facciale e il cinghiolo non vengano deformati con un erroneo posizionamento.