L’universo che vive nell’acqua è ricco di sorprese. È popolato da creature incredibili, pesci di ogni forma e colore, piante morbide e solide rocce. Esplorare e osservare la meraviglia che la Natura è in grado di offrire è una esperienza unica e a dir poco emozionante. Approcciarsi al mondo delle immersioni però richiede conoscenza e cautela: bisogna avere sempre rispetto per un habitat che ci ospita e che non è quello in cui si è soliti vivere. Di certo occorre indossare un equipaggiamento adatto, altamente tecnico, soprattutto qualora si decida di praticare questa attività a livello non semplicemente amatoriale.
Ecco la nostra guida alla scelta delle migliori maschere subacquee professionali, lo strumento indispensabile per vedere in tutta sicurezza quello che custodisce l’ambiente marino.
Professionali o amatoriali
Non appena si prende la decisione di acquistare una maschera da sub, tra le prime domande a cui è richiesto di rispondere, c’è di sicuro quella relativa all’uso che bisogna farne. È molto semplice capire il perché. Un conto è nuotare in stile libero per osservare con curiosità il fondo della piscina, di tutt’altro spessore è tuffarsi a qualche metro lontano dalla riva e fare snorkeling. O, ancora, arrivare a largo e immergersi in acque più o meno profonde. In più, al di là del tipo di attività acquatica che si desidera praticare, è fondamentale ammetterne l’effettivo grado di conoscenza. Soprattutto in termini di esperienza che si ha della stessa.
Requisiti fondamentali
Si è detto che le maschere da sub professionali devono poter vantare alte prestazioni. Saranno caratterizzate, quindi, requisiti tecnici di standard elevato. Accanto a questo, di certo cura e attenzione devono essere rivolte anche al particolare, sia a livello di manifattura, sia di estetica.
Materiali ad alta prestazione
Il materiale che sicuramente è da preferire quando si ha in programma l’acquisto di una maschera da sub è il silicone. Questo può essere di diversi livelli di qualità. Di certo, se le aziende produttrici mettono in conto di optare per quella migliore, il risultato sarà ancora più performante. La maschera si appoggerà al viso con delicatezza, trasmettendo un comfort mai visto prima. Al pari di una seconda pelle non lascerà, poi, alcun segno, neanche dopo un uso più lungo del solito. I vantaggi di questo speciale polimero, però, non finiscono qui. Il silicone non nuoce alla salute della pelle, è infrangibile, rimane morbido e resistente con qualsiasi temperatura (il range medio va da -40 gradi a + 240 gradi), è indeformabile e assorbe con agilità gli urti.
In silicone soprattutto il facciale: perché?
In una maschera professionale di sicuro il facciale deve essere realizzato in morbido silicone. Si tratta di una parte importante della struttura della maschera, quella che appoggia sul viso del sub e che protegge gli occhi e spesso anche il naso, ospitato in un apposito alloggiamento. Confort e sicurezza richiesti sono ottenibili proprio grazie all’utilizzo di questo polimero.
Importanza del facciale
La cura e l’attenzione per il particolare con cui viene realizzato il facciale è un indicatore di qualità del prodotto che non va mai messo in secondo piano. Come deve essere fatto? Prima di tutto deve avere uno studiato profilo anatomico, con ampia flangia di appoggio perimetrale per il viso e confortevole alloggiamento per il naso. Le opzioni tecnico-estetiche di quest’ultimo, che in pratica è lo spazio tra le lenti, non sono da trascurare. Il suo scopo è quello di compensare la maschera durante l’immersione ed evitare il suo “colpo di ventosa” sul viso man mano che si scende verso il fondo. Poi è importante che garantisca una tenuta eccellente nei confronti delle infiltrazioni, quindi che sia aderente in modo funzionale ma senza lasciare segni sul volto.
Scegliere le lenti giuste
La maschera serve per osservare quello che succede intorno al sub. A essere coinvolta, prima di tutto, è dunque la vista. È il senso che viene stimolato per primo durante una immersione. Il primo che vivrà lo stupore della scoperta di cosa accade nel mondo che si trova sotto l’acqua. Come è facilmente immaginabile, quindi, un altro requisito importantissimo che deve possedere una maschera per dirsi “professionale” è la presenza di lenti di ottima fattura in materiale limpido e infrangibile. A queste caratteristiche risponde il vetro temperato, sicuro, duraturo e particolarmente resistente, agli urti e agli sbalzi di temperatura, anche estremi.
L’acqua è un mezzo rifrattivo. È un elemento diverso dell’aria. Se non si indossa una maschera da sub, l’ambiente marino circostante “crea” una ipermetropia molto importante. Risulterà quindi impossibile vedere in modo chiaro e limpido. Si tratta di un disagio ottico che, però, non si risolve esclusivamente mettendo sul viso la maschera.
La maschera permette di vedere “bene”?
La maschera da sub è un accessorio indispensabile. Indossarlo, però, non significa poter vedere esattamente come all’aria aperta. Comporta, infatti, comunque un ingrandimento pari a un terzo degli oggetti e un loro avvicinamento pari a un quarto. Segue che i pesci, le piante e le rocce appariranno oltre che più vicini anche di dimensione superiore. A questo va aggiunto che il campo visivo è dimezzato. Tutte queste condizioni, normali nell’ambiente acquatico, richiedono lenti curate nel dettaglio e non approssimative, soprattutto se la vista del sub ha già in partenza difficoltà con la messa a fuoco da vicino e lontano (in caso di presbiopia e miopia, ad esempio).
Perché acquistare una maschera subacquea professionale
Chi pratica, per abitudine, attività subacquee a livello professionale è molto importante che possa contare su una maschera altamente performante. È fondamentale anche che questa vanti ottimali standard di qualità. Di certo questo va tenuto in considerazione anche da chi ha un approccio a questa incredibile attività sportiva da dilettante o neofita. Non dovrebbero esserci pesanti limiti di budget nell’acquisto dell’equipaggiamento quando si mette in agenda la pratica di un’attività acquatica. Vale sia a livello ricreativo sia professionale, in quanto il primo parametro che non va in assoluto trascurato per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria è quello della sicurezza.